🔻 Che cos’è un rapporto interrotto
Nella prospettiva sistemica e fenomenologica, il rapporto interrotto non è il distacco fisico in sé, ma ciò che accade nell’esperienza interiore del bambino quando non può completare il primo movimento biologico, emotivo e psichico: andare verso la madre.
Alla nascita, l’organismo del neonato è programmato a:
- cercare il battito che conosce
- cercare l’odore della madre
- sentire la pelle, il respiro, il calore
- confermare di essere nel posto giusto
Quando questo movimento viene frenato, interrotto o sostituito da macchine, luci, persone estranee, il bambino non registra “mamma non c’è”, ma un messaggio più profondo:
“Il mio movimento verso la vita non è sicuro.”
🍼 L’incubatrice: benedizione medica, shock biologico
L’incubatrice salva vite, ma sul piano fenomenologico crea un paradosso:
✔️ il corpo sopravvive
❌ il sistema nervoso non registra l’imprinting della presenza materna
La psiche del neonato vive tre esperienze fondamentali:
1️⃣ Mancanza di orientamento
Non ritrova il riferimento primario → dissociazione precoce
2️⃣ Iper-allerta
La vita è percepita come instabile → attivazione del sistema simpatico
3️⃣ Movimento congelato
La spinta naturale del cuore e del corpo verso la madre viene bloccata → movimento interrotto
Questa interruzione non metabolizzata può diventare il nucleo di molti temi relazionali futuri.
🕸️ Come si manifesta più avanti nella vita
Chi ha avuto separazione precoce e incubatrice può:
🔹 controllare le relazioni per non sentire l’abbandono
🔹 fare fatica a fidarsi dell’altro
🔹 sentirsi di troppo o fuori luogo
🔹 avere difficoltà nel chiedere o nel ricevere
🔹 oscillare tra bisogno intenso e ritiro improvviso
🔹 portare una domanda interiore che non viene mai detta:
“Ci sei per me?”
Nel figlio, questa domanda può ripresentarsi letteralmente, come mi hai scritto:
“Sei arrabbiato con me?”
È lo stesso movimento che cerca conferma: posso avvicinarmi senza perdere il contatto?
🌱 Che cosa avviene in una costellazione
Non serve raccontare la storia:
il campo mostra il momento congelato.
Si lavora per:
✔️ restituire al bambino interno la possibilità di completare il movimento verso la madre
✔️ distinguere il trauma biologico dalla relazione reale
✔️ permettere al corpo di dire finalmente:
“Io ci sono. Tu ci sei. È sicuro.”
Quando questo avviene, molte dinamiche spariscono senza lavorarci direttamente.
È come se il sistema nervoso smettesse di cercare una minaccia originaria.
🌸 Perché ti riguarda e perché si ripete con tuo figlio
La tua esperienza di nascita (rischio setticemia, incubatrice, separazione) crea un imprinting energetico che non è colpa di nessuno.
Se non viene integrato, può riapparire:
– stesso mese di nascita
– stessi sintomi
– stessa dinamica ospedaliera
– stesso movimento interrotto
Il sistema non ripete per ferire:
ripete per completare.
🔑 La chiave evolutiva
Il tema non è la madre
né l’incubatrice.
Il tema è:
completare il movimento interrotto
Quando questo accade, tu non hai bisogno di:
❌ trattenere tuo figlio
❌ rassicurarlo ogni volta
❌ essere sempre quella che controlla il campo
Lui potrà finalmente fare ciò che non ha potuto fare allora:
andare verso la vita da sé.
🌟 Frase sistemica perfetta per questo tema
Puoi usarla dopo il respiro, lentamente:
“Io vengo verso di te, mamma, solo per ciò che mi hai dato: la vita.”
Se vuoi una versione per tuo figlio:
“Tu puoi andare verso la tua vita. Io resto nella mia.”
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